Mercoledì 17/09/2014 - Dalla distruzione ad uno sviluppo economico incredibile in pochi decenni, il modello giapponese dell'economia
Dal secondo dopoguerra ad oggi, l'economia del Giappone si è sviluppata a ritmi vertiginosi.
Nel giro di pochi decenni infatti un intero popolo ha abbandonato quasi completamente i campi di risaie o ha riposto le sciabole sul tatami per correre ai quattro angoli del mondo a vendere automobili, computer o gigantesche petroliere.
Il celebre miracolo economico giapponese si è realizzato negli ultimi 60 anni, dopo meno di un secolo dalla forzata apertura all'Occidente dell'impero del Sol Levante.
Sono bastate infatti solamente due generazioni per trasformare il Giappone da nazione distrutta dalla guerra a super-potenza mondiale.
Un successo ancora più incredibile se si pensa che questo Paese non è ricco di risorse naturali, anzi è praticamente sprovvisto di materie prime.
L'acqua ad esempio è l'unica ricchezza naturale di cui può disporre il Giappone che, privo di petrolio e avendo dovuto rinunciare a sfruttare i modesti giacimenti di carbone, dipende dalle importazioni per più dell'80% del fabbisogno di energia.
Le 'sogo shosha', società di commercio generale, controllano circa la metà delle esportazioni e delle importazioni del Giappone, oltre a una fetta consistente del commercio all'ingrosso e al dettaglio interno.
Queste società sono le principali artefici del miracolo economico giapponese e non hanno eguali al mondo.
Nacquero alla fine dell'ottocento con il compito di procurare materie prime e di trovare sbocchi per i prodotti commerciali giapponesi.
Oggi vendono di tutto: dalle confezioni istantanee di zuppa alle acciaierie ?chiavi in mano'.
Dispongono di reti di comunicazione davvero efficientissime e investono enormi somme in alta tecnologia.
Le sogo shosha rappresentano il braccio commerciale degli 'zaikai', grandi conglomerati di aziende eredi degli zaibatsu, gli immensi imperi industriali, finanziari e commerciali che prima della guerra controllavano i tre quarti dell'industria giapponese.
Nel 1945 questi monopoli privati furono ristrutturati, smembrati e sottratti al controllo delle grandi famiglie, il cui potere tuttavia non si è affatto indebolito.
Ufficialmente le numerose società che formano gli zaikai non dipendono da un'unica direzione, anche se banche, acciaierie, 'sogo shosha', industrie automobilistiche ed elettroniche, compagnie immobiliari, e tutte le aziende di uno stesso gruppo operano in stretto contatto.